martedì 27 luglio 2010

JIMMY PAGE



Veniamo dalla terra del ghiaccio e della neve,
Del sole di mezzanotte dove sgorgano le fonti di acqua calda
Il Martello degli Dei guiderà le nostre navi
Verso nuove terre per combattere le orde
Cantando e piangendo: "Valhalla sto arrivando"
(Immigrant Song - Led Zeppelin)

JIMMY PAGE (9 gennaio 1944 a Heston, Middlesex, Inghilterra)
Chitarrista incredibile, che evoca , come pochi altri, sensazioni potenti e primordiali. Nasce come “session man” musicista da studio, in supporto nelle sale di registrazioni e diventa in breve il più richiesto, tanto che gli viene offerto il posto vacante di chitarrista negli Yardbirds di Eric Clapton nel 1966. Nel 1968 il gruppo si scioglie e per Page inizia l’era dei Led Zeppelin, gruppo che forma con Robert Plant, alla voce, John Paul Jones al basso, e John Bonham alla batteria.
Il successo è immediato e i Led Zeppelin sono riconosciuti a livello mondiale come una delle più significative rock band del periodo, pubblicando – soprattutto tra il 1969 e il 1975 – una serie di album ormai divenuti classici del genere, come LED ZEPPELIN I, LED ZEPPELIN II, LED ZEPPELIN III, LED ZEPPELIN IV, HOUSE OF THE HOLY e PHYSICAL GRAFFITI.
Idolatrati come pochi in patria e fuori, ebbero un successo in terra americana che è diventato addirittura leggendario, tanto che trovarono negli Stati Uniti la loro patria sentimentale. La leggenda si è alimentata di anno in anno, da un tour all’altro le voci rimbalzavano, quasi sussurrate, “il virtuosismo di Page era di sicuro opera di Satana” al quale il chitarrista veniva spesso associato.
E non c’era che da guardare per chi voleva credere : durante il loro di splendore nei '70, i Led Zeppelin erano la più famosa band vivente. Il presunto patto tra i Led Zeppelin e il Diavolo ha basi solide nella tradizione musicale popolare, soprattutto se si tiene conto del fatto che iniziarono la propria carriera suonando brani con marcate radici blues. Nel Delta del Mississippi, dove il blues è di casa, la leggenda dice che se un aspirante Bluesman si mette in attesa a un crocevia deserto di campagna nel cuore di una notte senza luna, c'è la possibilità che Satana stesso si presenti per accordargli la chitarra, per firmare un patto con l'anima del musicista e garantirgli in cambio una vita colma di facili guadagni, donne e fama.
Secondo la “credenza popolare” più è grande l'abilità di un musicista, più alto è il prezzo pagato, così un'aura di tristezza pervade il mondo dei musicisti più virtuosi; tutti i grandi lo sanno e ognuno di essi ne prende coscienza e se ne cura a proprio modo. Jimmy Page non fece nulla per smentire certe leggende, anzi gestì le chiacchiere e le alimentò. Orribili racconti erano biascicati da una groupie all'altra, mentre i Led Zeppelin “saccheggiavano” le città e si dirigevano tranquillamente verso nuove mete. In breve tutte le cortigiane del rock da Los Angeles a New York avevano qualcosa da raccontare circa le qualità e le specialità amatoriali di Jimmy Page e Robert Plant, di come i Led Zeppelin si cibassero di donne e ne lanciassero le ossa fuori dalle finestre, di come le ragazze uscivano barcollando alle prime luci dell'alba dagli hotel sul Sunset Strip, con luridi resoconti di invocazioni spiritiche,chiromanzie al lume di candela, di magia sessuale e interminabili orge. Le “pagliacciate” dei Led Zeppelin passarono alla storia, raggiunsero vette estreme, supportati però da un livello artistico altrettanto alto. Furono un modello di depravazione, carisma, lussuria ed eccesso per le bande rock a venire che li avrebbero imitati, ma mai eguagliati a livello musicale,con brani e fraseggi che mai invecchieranno, i loro album sono tutt’ora in catalogo e possono vantare cifre di vendita impensabili per una band disgregatasi più di vent’anni fa.
Alla luce del giorno, erano tutti assai simpatici, dei gentiluomini, presenze sceniche accattivanti,i loro concerti erano interminabili, anche 4-5 ore e sul palco la band eseguiva versioni delle loro canzoni più lunghe e piene di improvvisazioni rispetto alla loro versione in studio, consegnando alla storia un modo di esibirsi dal vivo che oggi è difficile trovare. La loro forza erano i concerti sempre “tutti esauriti”, il gruppo non appariva mai (o quasi ) in televisione , non rilasciava interviste né sgomitava per finire sui giornali. La stampa all’epoca preferiva il glamour nobile dei Rolling Stones ma i Led Zeppelin venivano premiati dai record di vendite e dagli incassi dei concerti. La vera forza promozionale del gruppo era rappresentata dalle performance sul palco: mai semplici spettacoli ma eventi che legavano i presenti, con una musica travolgente e inventando lo stereotipo della divinità rock, in una sorta di telepatia musicale. Il concerto, insomma, era utilizzato anche come banco di prova e sperimentazione Lo spettacolo che si presentava davanti agli occhi era incredibile, devastante, senza sosta, il pubblico impazziva di fronte alle maestose cavalcate chitarristiche di Page, un autentico produttore di suoni, “un dio bellissimo sceso in terra per suonare la chitarra”.



Una forza maestosa che si captava a fior di pelle e di timpani,un flusso interminabile di adrenalina che mandava fuori di testa gli adolescenti negli anni’70
Tutto era perfetto, loro erano perfetti, talmente tanto che , i Led Zeppelin non avrebbero potuto esistere senza qualsivoglia dei quattro componenti.
E la storia confermò questa teoria…nel 1980.
A settembre , alla vigilia dell’ennesimo tour americano , John Bonham muore soffocato, per overdose di alcool
Il 4 dicembre , il comunicato-epitaffio della band: "La perdita del nostro amico e il rispetto per la sua famiglia, oltre al senso di unità che abbiamo sempre sentito, ci hanno portato a decidere che non potremo continuare come prima".